Architetto italiano, Mario Cucinella è considerato tra i più importanti progettisti oggi attivi in Europa con in curriculum una lunga serie di progetti premiati, nazionali e internazionali.
L’opera di Cucinella non è solo apprezzata per l'eccellenza architettonica, ma anche per gli aspetti legati alla sostenibilità - concetto di cui è in assoluto il pioniere - con l’adozione di pratiche sostenibili applicate dalla singola residenza fino ai piani regolatori urbani. L'impatto e il significato del lavoro - sia sociale che ambientale - raggiunti nel suo ruolo di architetto, educatore e professionista sono riconosciuti in tutto il mondo e nel 2016 il Royal Institute of British Architects (RIBA) gli conferisce il prestigioso premio International Fellowship. Nel 2017 l’American Institute of Architects (AIA) gli conferisce il prestigioso Honorary Fellowship Award. E’ stato nominato curatore del Padiglione Italiano per la prossima Biennale di Venezia 2018.
Vincitore di numerosi concorsi, ha realizzato progetti in campo civile, commerciale, educativo, sanitario, residenziale e di trasformazione urbana sia in Italia, ma anche in Algeria, Cina, Ghana, Palestina e diverse altre località.
Eccellenza architettonica, edilizia sostenibile e uso razionale dell’energia sono tra le principali tematiche del lavoro e della ricerca di Mario Cucinella. Consapevole dell'impatto positivo che ogni edificio può avere nella rigenerazione dell'ambiente circostante (naturale, urbano e socio-economico), da sempre incoraggia l'adozione di un linguaggio progettuale capace di esprimere la bellezza e la ricchezza delle culture locali.
Con oltre 30 anni di pratica professionale, lo straordinario lavoro di Cucinella inizia con un periodo di formazione e stage molto significativi. Si laurea in architettura presso l'Università di Genova nel 1986. Suo Relatore è il professore e architetto Giancarlo De Carlo (RIBA Royal Gold Medal 1993). Dal 1987 al 1992 lavora con Renzo Piano (Pritzker Award 1998) - già architetto di fama mondiale - alla Renzo Piano Building Workshop, prima a Genova e poi a Parigi. Fonda Mario Cucinella Architects (MCA) a Parigi nel 1992 e poi a Bologna nel 1999, dove continua oggi ad operare con uno staff di 60 architetti, ingegneri ed esperti di sostenibilità.
L’aspetto sociale è parte integrante della vita e del lavoro di Cucinella. Nel 2012, fonda Building Green Futures (BGF), un’organizzazione no-profit il cui obiettivo è quello di fondere cultura ambientale e tecnologia per ricreare un’architettura che garantisca dignità, qualità e performance nel rispetto dell’ambiente. Progetto simbolo di BGF è la Kuwait School, a Gaza, sviluppata in partnership con UNRWA (l’agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso ai rifugiati e profughi palestinesi e del Medio Oriente). Nel 2014 collabora in qualità di tutor con Renzo Piano, Senatore a Vita, al progetto G124 per il recupero delle periferie in Italia. E’ attualmente Direttore del Comitato Scientifico di PLEA (Passive and Low Energy Architecture).
Il lavoro e l’esperienza di Mario Cucinella sono riconosciuti e apprezzati a livello internazionale. Tiene regolarmente conferenze in Italia e all’estero ed è stato docente presso importanti istituzioni accademiche: ‘Professore a contratto’ del Laboratorio di Tecnologia dell’Architettura della Facoltà di Architettura di Ferrara in Italia, ‘Honorary Professor’ presso l’Università di Nottingham nel Regno Unito, 'Guest Professor’ in Emerging Technologies' presso la Technische Universitat di Monaco di Baviera in Germania e ‘Professore a contratto’ presso la Facoltà di Architettura Federico II di Napoli.
Con l’obiettivo di una scuola volta alla formazione di nuove figure professionali nel campo della sostenibilità, nel 2015 costituisce a Bologna S.O.S. - School of Sustainability. E’ il luogo dove costruire una cultura sulla sostenibilità attraverso il dialogo con personalità diverse, ma che hanno in comune una visione del futuro. E’ la scuola che lavora con le aziende per imparare a progettare con loro e cercare nuove soluzioni per l’architettura.
In sintesi, i principi dell’opera di Cucinella meglio si colgono con le sue stesse parole:
“Immaginare edifici sostenibili vuol dire aprire un profondo dialogo con il clima e con il luogo. Dobbiamo immaginare edifici a bassa tecnologia per far lavorare di più la forma e i materiali, i quali stanno diventando sempre più parte attiva nel risultato, svolgendo un lavoro invisibile all’interno di una nuova economia circolare. Questo processo mi sembra più vicino alla complessità della natura piuttosto che a quella dell'artificio meccanico. Edifici con alto grado d’empatia, un’empatia creativa.”